Ricerca sulla musica computer-assistita risale al 1955, ed è uscito nel 1956 sul celebre quartetto d'archi denominato "Illiac Suite", preparato da A. Lejaren Hiller e Leonard Isaacson presso la University of Illinois.
Il lavoro di base di Hiller e Isaacson sono stati elaborati nel movimento delle teorie cibernetiche che ha dato grande fiducia ai poteri di calcolo (intelligenza artificiale).
Questi autori hanno elaborato un modello matematico di analisi - costruzione musicale, adattando i due trattati di contrappunto (in questo caso il trattato del 1725 di Johann Joseph Fux, Gradus ad Parnassum, e quello di Palestrina), è stata la base per una ricostruzione.
Formalizzare alcune regole di scrittura al fine di ricostruire il lato emozionale della musica e la passione per i giochi di regole e divieti. Per preservare un certo grado di espressione artistica, il programma ha simulato l'aspetto di auto-organizzazione con l'introduzione di alcuni aspetti della formalizzazione ricavati dalle teorie casuali (catene di Markov - formulazione di processi stocastici e metodo casuale di numeri denominato "Monte Carlo").
Ciò che ha fatto dire a Hiller che "la musica è un compromesso tra la monotonia e il caos", ma mai porre la domanda su chi stava facendo questo compromesso.
In Francia, Pierre Barbaud continuò questi esperimenti e ha prodotto molte opere, grazie al tempo di calcolo distribuiti gratuitamente dalla Compagnie des Machines Bull.
• musica per il film "Imprevedibile nuovo" Federico Rossif nel 1960• "cogitationes Symbolicae" per orchestra sinfonica nel 1966• musica per il film "I pastori del disordine" Nico Papatakis nel 1966• "Credoc" per 10 instr. scelta nel 1968• "Gagaku francese" per orchestra d'archi nel 1968• "Mu joken" per orchestra da camera nel 1970• "Machinamentum firminiense" 3 volte per 6 instr. identico nel 1972.
Dal 1975, sono state composte e prodotte da computer come un nastro direttamente sentito in concerto ("Saturnia Tellus", commissionato dalla ORTF nel 1979).
L'avvento e la diffusione ampia delle nuove tecnologie dell'informazione, comprese le misure di facile manipolazione dell'immagine e del suono, accelera lo sviluppo di MAO, dando origine, alla fine del 1990, uno strumento indispensabile nella creazione fonograficia, specialmente dopo la diffusione del suono digitale (CD sostituzione del LP).